terapeuta con bambina che scrive

Cosa prevede il Decreto Disabilità 2024?

Una sintesi dei punti principali

Il 15 aprile 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il testo del Decreto Disabilità 2024, attuando la Legge Delega n.227 del 22 dicembre 2021. Le novità entreranno in vigore il 30 giugno 2024, ma alcune disposizioni si applicheranno dal 10 gennaio 2025.

Il testo della nuova legge porta modifiche sostanziali che, partendo da un nuovo concetto di disabilità, modificano valutazione e presa in carico della persona.

Vediamo quali sono i punti principali della riforma.

Un nuovo concetto di persona con disabilità

Richiamando la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, la nuova legge nell’articolo 3 definisce che “È persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base” (1).

Questa prospettiva rappresenta una vera rivoluzione: la persona è considerata con disabilità in base ai sostegni necessari alla propria realizzazione personale. L’accento non è più posto su una visione medica, ma sull’interazione tra la persona e le barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la sua partecipazione nei diversi contesti di vita (2).

La nuova definizione ha ricadute sulla valutazione della persona e sulla presa in carico, in cui gioca un ruolo fondamentale il Progetto di Vita.

Una nuova valutazione

Le nuove procedure mirano a semplificare e unificare il riconoscimento della condizione di disabilità. La valutazione di base prevede la somministrazione del questionario WHODAS (non per i minori) e prenderà in esame la classificazione ICD e la Classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF). La valutazione di base quindi stimerà il funzionamento complessivo della persona e non solo la patologia.

La valutazione di base sarà gestita dall’INPS, non prevede valutazioni periodiche ma sarà possibile richiederla nuovamente in caso di aggravamento: viene introdotto il principio di non regressione, che mira a garantire la salvaguardia dei diritti precedentemente acquisiti dalle persone con disabilità (3).

Alla valutazione di base si affianca la valutazione multidimensionale, a cui partecipa anche la persona con disabilità. In questo passaggio viene delineato il profilo di funzionamento all’interno dei contesti di vita, inoltre vengono definiti gli obiettivi a cui deve essere diretto il Progetto di Vita, determinati in base a desideri, aspettative e preferenze della persona con disabilità (4), che diventa protagonista della propria realizzazione personale.

Valutazione di base e valutazione multidimensionale saranno in sperimentazione per tutto il 2025.

Il Progetto di Vita: la novità principale

La nuova legge introduce e assegna un ruolo centrale al Progetto di Vita, strumento essenziale che consente alle persone con disabilità di realizzarsi nel contesto sociale, su una base egualitaria con gli altri. L’obiettivo è soddisfare le aspettative e i desideri della persona, facilitandone l’inclusione e la partecipazione a diversi contesti di vita (5).

La redazione del Progetto di Vita parte da desideri, aspettative e preferenze della persona con disabilità, per individuare i servizi e i sostegni necessari a sviluppare le sue potenzialità. L’approccio di base è integrato, vi partecipano anche i servizi sociali, sanitari ed educativi per garantire un supporto coordinato e continuo.

Le altre caratteristiche del Progetto di Vita sono:

  • Revisione periodica, che permette di adeguare il percorso a eventuali nuove esigenze della persona
  • Flessibilità dei servizi: è prevista una personalizzazione dei supporti a seconda delle specifiche della persona
  • Monitoraggio volto a garantire il raggiungimento degli obiettivi
  • Fondi dedicati per sostenere gli interventi

Il nuovo Decreto Disabilità pone le basi per un sistema più equo e inclusivo, rivoluzionando l’approccio alla persona.

La spinta all’innovazione

Il PNRR ha dato un forte impulso alla digitalizzazione nel sanitario e socio sanitario, un passo fondamentale che bisogna intraprendere per poter prendere in carico la persona con disabilità e assicurarle il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Progetto di Vita.

Organizzare e classificare una grande quantità di dati, gerarchizzando nel modo giusto le informazioni, è un aspetto fondamentale per poter effettuare analisi e valutazioni che garantiscano una presa in carico sempre più accurata (6). Quindi diventa fondamentale l’utilizzo di un software, che fornisca ai diversi professionisti strumenti specifici per la raccolta delle informazioni e li guidi poi nel sistematizzare quanto raccolto.


Vuoi saperne di più?

Bibliografia

(1) Articolo 3 del DL 122 recante: «Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato».

(2) Disabilità 2025: cambio di prospettiva e di approccio (diversabili.it)

(3) Nuove leggi per la disabilità, cosa cambia dal 2025 | Sanità24 – Il Sole 24 Ore

(4) Articolo 2 del DL 122/2024

(5) Disabilità 2025: cosa cambia in concreto e per chi (invaliditaediritti.it)

(6) Fondazione Sospiro: all’avanguardia nella cura delle disabilità – Healthcare Digitale (healthcare-digitale.it)